Teatro di Messina, ok al progetto di ristrutturazione del Foyer – Tempo Stretto

Autore: Veronica Carrozza

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Finanziamento dell’Assessorato ai Beni Culturali per restauro e adeguamento tecnologico. Il presidente Orazio Miloro: “Presto anche la Laudamo tornerà agli allori di un tempo”

Un finanziamento di 231mila euro per il Teatro di Messina. E’ stato approvato dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali il progetto proposto dall’Ente per effettuare interventi urgenti di restauro e riqualificazione ma anche di adeguamento tecnologico.

La ristrutturazione del Foyer del Vittorio Emanuele (approvata con il D.D.G. n. 4561, Fsc 2014/2020 – Patto per il Sud Regione Siciliana) si propone di effettuare anche operazioni che riguardano il risanamento e isolamento del terrazzo soprastante il Foyer, sostituzione di infissi e revisione/sostituzione dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, restauro e rifacimento di parte degli stucchi interni, trattamento dei materiali lapidei composti da conci e cornici in cattive condizioni conservative. Un ulteriore intervento prevede la riqualificazione dei servizi igienici in uso agli utenti, e la creazione di nuovi spazi dedicati anche ai diversamente abili, oltre l’adeguamento tecnologico sull’impianto di illuminazione del palcoscenico con la sostituzione degli apparecchi esistenti con nuovi a tecnologia led.

“La definizione di questo procedimento rientra in un più generale contesto di azioni di recupero del nostro patrimonio strutturale attraverso un dettagliato cronoprogramma di priorità – dichiara il presidente Orazio Miloro – ed è uno dei primi obiettivi che ci siamo posti fin dai primi giorni dell’insediamento della nostra governance (agosto 2019). Ciò, grazie ad una perfetta sinergia istituzionale tra Ente Teatro, Regione Siciliana, Comune di Messina e Sovrintendenza ai Beni Culturali”.  

Il gruppo di progettazione è stato composto dalla Sovrintendenza (con la sovrintendente arch. Mirella Vinci e l’arch. Guglielmo Pirrone) e dal Comune di Messina (con l’arch. Andrea Milici e il geom. Mauro Intemperante), mentre gli adempimenti amministrativi sono stati seguiti dal Teatro (con l’arch. Livia Bruno – che è anche la rup – e il p.i. Gioacchino Pedicini).

“L’esposizione agli agenti atmosferici e agli agenti inquinanti, oltre ad una discontinua e minimale manutenzione dello stabile tralasciata negli anni –dichiara il sovrintendente Gianfranco Scoglio – costituiscono la cause principali del cattivo stato di conservazione in cui versa il monumento ed è per questo che stiamo correndo ai ripari programmando una serie di azioni che non creino comunque pregiudizio allo svolgimento delle attività culturali che il nostro Ente sta portando avanti con grande determinazione, riportando il nostro Teatro al ruolo che gli compete nel panorama regionale e nazionale”.

“Inoltre – prosegue Miloro – mi preme ribadire con soddisfazione che sono in corso altre numerose attività manutentive, tra le quali il recupero della storica Sala Laudamo e gli spazi dedicati alle arti visive, sulle quali è impegnato il personale dipendente dell’ente a cui sento di rivolgere il mio più vivo ringraziamento. In particolare le attività in corso alla Laudamo rappresentano una nuova e significativa tappa nel percorso di rilancio del Teatro. Nel dopo guerra – conclude il presidente – la Laudamo fu sede di un’importante scuola di musica che ambiva a creare l’orchestra filarmonica di Messina. Tutta la cultura musicale della nostra città, grazie alla sua attività, subì un salutare processo rigenerativo. Oggi deve tornare agli allori di un tempo per dar vita ad un’autonoma attività di programmazione che possa ospitare spettacoli musicali e teatrali di particolare interesse”.

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