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MESSINA. Cala il sipario sulla sessione estiva (19 luglio – 5 agosto) dell’Horcynus Festival, che quest’anno celebra il ventennale della Fondazione Horcynus Orca e i primi dieci anni di vita della Fondazione di Comunità di Messina.
Inaugurato dal concerto di Paolo Fresu, a cui è stato assegnato il premio Horcynus Orca, il Festival ha offerto al pubblico oltre due settimane di cinema all’aperto. Sullo schermo del Parco in riva allo Stretto di Messina, sono andati in proiezione i film della rassegna “Fuori Norma” a cura del critico cinematografico Adriano Aprà – che ha seguito anche una Masterclass in collaborazione con il Dams di Messina – i titoli selezionati per il Festival del Cinema Spagnolo e Sudamericano da Iris Martin Peralta e Federico Sartori e le pellicole scelte dal direttore artistico Franco Jannuzzi. Per la sezione teatro diretta da Massimo Barilla, è andato in scena lo spettacolo “Nina” della Compagnia Eccentrici Dadarò mentre la sezione Musica Nomade diretta da Luigi Polimeni e Giacomo Farina si è conclusa con il laboratorio-concerto del pianista italo-brasiliano Marcelo Cesena.
Nella sessione autunnale che andrà dal 7 all’11 ottobre, la “Bellezza” in arabo Jamal, tema dell’edizione 2021, orienterà il suo sguardo al futuro “capace di accelerare processi di metamorfosi, possibili e necessarie” dice Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità di Messina. «Dopo oltre un anno e mezzo di lavoro, di ricerca, di relazioni con centri internazionali di altissimo livello, la Fondazione di Comunità di Messina e quindi il Distretto Sociale Evoluto (DSE) in ottobre presenteranno il nuovo piano strategico decennale – spiega il segretario generale – Lo faremo in maniera itinerante, partendo il 7 da Mirabella Imbaccari per finire a Salina. I luoghi in cui sarà presentato a tappe il piano strategico, come al solito incontrando partner di tutta Europa, saranno quei luoghi, quelle polarità spaziali che, grazie all’intervento della Fondazione e dei membri del DSE, hanno vissuto un processo di trasformazione, una vera e propria metamorfosi. Si tratta di luoghi che da un lato diverranno attrattori di arte, bellezza e conoscenza per completare l’offerta educativa del territorio e quindi per contrastare la povertà educativa e dall’altro lato diventeranno spazi proattivi per promuovere metamorfosi più ampie dei territori in cui sono inserite. Queste metamorfosi – conclude Giunta – cercano nuove strade per contrastare le diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento e per contrastare i processi di mutamento climatico».
Intanto, l’8 agosto tra Torre Faro e Ganzirri e il 16 agosto nel borgo di Roccavaldina, prosegue il “Servizio Serenate”, cantate da musicisti popolari specializzati in questo repertorio e offerte dalla Fondazione Horcynus Orca e dalla Fondazione di Comunità di Messina in cambio di un bene immateriale: le parole. Le persone che richiederanno il servizio dovranno “donare” cinque parole da loro considerate importanti che diventeranno elementi di un “compositivo” artistico che sarà presentato nell’edizione 2022 dell’Horcynus Festival.
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